Il SALINA DOC FEST è una festa!
Con le mie compagne giurate Kiss Dugan e Antonietta De Lillo, non abbiamo avuto esitazioni nel selezionare il film LA SCOMPARSA DI MIA MADRE di Beniamino Barrese per il premio!
Questa la nostra motivazione:
Un film che è un corpo a corpo tra madre e figlio, tra autore e soggetto, che si denudano in un generoso e raffinato atto d’amore.
È un confronto vitale, che tratteggia il ritratto di una donna non ideologica ma istintivamente emancipata, che combatte le convenzioni rinnovando l’estremo e doloroso tentativo di sottrarsi all’ambiguità imperante.
Una donna, e madre, che non fa sconti né a se stessa né alla realtà, come l’autore, suo figlio, che ci conferma insieme a lei, che la bellezza non è nel valore estetico ma nel principio etico.
In una battaglia tra la volontà di darsi e la necessità di separarsi, i protagonisti costruiscono un dialogo intimo e urgente sulla sopraffazione dell’immagine sulla memoria, e sulla vita stessa, in un film la cui forma, ricca di espedienti narrativi insoliti e sorprendenti, coincide in modo efficace e coraggioso con il suo contenuto più profondo.
Sin dall’adolescenza sognavo di incontrare Abraham Yehoshua, che ho letto con passione e stima a più riprese.
Abbiamo cenato insieme discutendo della vita, di figli, di ricette e di come impiegare il tempo nella propria solitudine. Ci siamo scambiati dettagli sulle nostre famiglie, figli genitori compagni e amori passati e presenti, e ci siamo scambiati i piatti per assaggiare reciprocamente quel che l’altro aveva ordinato. Abbiamo bevuto del vino e parlato fino a tardi.
E l’indomani ho avuto l’onore di leggere a voce alta e davanti a un pubblico generoso e attento, brandi dai suoi libri, con lui seduto a fianco a me che mi stringeva il braccio.
Alla fine della lettura con gli occhi commossi mi ha detto che gli avevo ricordato sua moglie, a cui era dedicato uno dei brani. E così le lacrime sono venute a me.
Ringrazio infinitamente Giovanna Taviani per avermi voluta e invitata, regalandomi giorni intensi di intelligenza e cultura, scambio e salute!
Gratitudine immensa anche agli isolani che ci accolgono e tollerano l’invasione, che si raccontano e ci nutrono di affetto oltre che cibi e delizie!
So che tornerò…
A presto!
Valentina Carnelutti